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Mompiche_Ecuador
AMERICA LATINA,  ECUADOR

LA RUTA DEL SOL E LA COSTA DELL’ECUADOR

Lunedì, quarantena, giornata grigia. Ottime premesse, direte voi!
In una giornata come oggi si sente più forte che mai la voglia di prendere uno zaino, riempirlo con un paio di bikini e poco altro e di prendere il primo aereo destinazione un paradiso tropicale qualsiasi.

Pregustando il momento in cui questo sarà di nuovo possibile, e farlo si caricherà di un gusto ancora più “sabroso”, non ci resta che viaggiare con la mente, cercando di riportare sulla nostra pelle il profumo tostato del sole e nei nostri occhi lo stupore di quell’ultima volta in cui un posto ti ha fatto battere il cuore.

A tal proposito, oggi voglio raccontarvi della costa dell’Ecuador. In programma ci sarebbe stata Guayaquil, la seconda città più grande del paese, là dove è nata la mia latinissima metà Johnny e dove abbiamo in realtà passato più di un mese, ma in una giornata come questa la mia immaginazione corre libera e spontanea verso il mio elemento preferito: il mare.

Si perché sebbene io ami le città, soprattutto quelle ricche di storia e magari anche di colore, come i centri coloniali dell’America Latina, sebbene ami la natura selvaggia delle foreste o dei vulcani, sebbene io vada matta per le rovine, quel che mi fa battere il cuore è sempre lui, sua maestà il mare.

In questo viaggio per il mondo ho lasciato pezzettini di cuore sparsi qua e là, su varie spiaggie intorno al mondo. Prime tra tutte le spiagge bianche delle Filippine, ma che dire di Cambogia, Tailandia, Messico, Honduras, San Andres…ho deciso ora che dedicherò un post intero a questa mia passione, le spiagge del mondo!

Il mare in Ecuador: cosa aspettarsi, quando andare

Ma tornando a noi, dopo tutte queste meraviglioooose spiagge non mi aspettavo poi molto dalla costa dell’Ecuador, bagnata dalle onde del mar Pacifico e quindi non proprio il paradigma del paradiso tropicale. Eppure.

Premessa: qui l’inizio non è stato proprio dei migliori.
Nel mio primo viaggio in Ecuador nel 2013 avevo naturalmente fatto un paio di tappe “mare”, ma ad agosto il meteo non invita proprio alla tintarella, il cielo è sempre nuvoloso e spesso pioviggina.

Il periodo migliore per il mare parte da metà dicembre e va avanti fino a marzo, al di fuori di questa “finestra” è difficile trovare cielo azzurro e sole, e dopo averlo sperimentato in quell’agosto ne abbiamo una conferma in questo viaggio quando, dopo aver lasciato Quito (per sapere come ce la siamo passata a Quito leggi qui) a inizio novembre, iniziamo ad avvicinarci alla costa con l’idea di percorrere la “Ruta del Sol”.

mappa_La Ruta del Sol_Ecuador
La Ruta del Sol

La Ruta del Sol. La strada del Sole. Solo il nome fa volare con la fantasia.
La Ruta del Sol è la spettacolare strada costiera che collega il nord della costa, nella provincia di Esmeraldas, a Salinas, all’altezza di Guayaquil, passando per alcune delle più belle località marittime del paese. L’itinerario perfetto da fare in auto, musica a palla e finestrino abbassato, con l’aria salmastra del mare che ti scompiglia i capelli.

Desideravo dal mio altro viaggio qui di percorrerla tutta peccato che, appunto, già alla prima tappa della nostra Ruta del Sol ci rendiamo conto che ancora una volta non siamo nella stagione giusta e che fino almeno alla metà di dicembre non ha senso viaggiare lungo la costa: cielo grigio, nuvoloni, vento freddino e mare tutt’altro che invitante.

Le tappe da non perdersi lungo la Ruta del Sol

Dopo un paio di tappe noi quindi abbandoneremo la strada, punteremo verso Guayaquil per poi tornare verso la costa solo dopo la prima metà d dicembre, ma voglio darvi un pò di motivi per cui percorrere la Ruta del Sol:

  • Mompiche
  • Canoa
  • San Lorenzo e Montecristi a Manta
  • Puerto Lopez, o Ayampe, e il Parque Nacional di Machalilla
  • Montanita (o Olon)
  • Ayangue
  • Salinas

Noi faremo solo le prime due tappe prima di abbandonare la Ruta del Sol causa freddo, Mompiche e Canoa, e più in là risaliremo dal sud toccando Salinas, Ayampe e Montanita.

Mompiche é una piccola e sonnacchiosa località che si sta ritagliando la nomea di paradiso backpackers e mecca del surf emergente. Peccato che, purtroppo, dato il meteo noi non siamo proprio riusciti a godercela.
Dopo essere arrivati a tarda sera e aver preso una camera, o meglio, un delizioso bungalow al Mud House Hostel, il primo giorno, sotto consiglio della gentile proprietaria dell’ostello (date un occhio al loro sito per avere idea di cos’altro si può fare a Mompiche), abbiamo deciso di fare un giro a Isla Portete. Portete è una bella isola dall’immensa spiaggia bianca orlata di palme dove nidificano le tartarughe e ci si arriva da Mompiche con 5 km di camminata oppure in tuk tuk (bisogna superare l’hotel Decameron) e poi con una brevissima attraversata in barca. Un posto paradisiaco, ma tra il cielo carico di nuvoloni ed venticello tutt’altro che piacevole siamo scappati dopo poco più di un’ora. Ah, di onde da surf in questa stagione nemmeno l’ombra, in generale Mompiche ci è sembrato un paesino “dormiente” in attesa che la bella stagione porti sole, onde e vita.

Siamo quindi ripartiti la mattina dopo da Mompiche da con destinazione Canoa, giù più a sud lungo la Ruta del Sol. Canoa è un paesino di pescatori famoso per la sua immensa spiaggia dorata piena di ristoranti in cui gustare le migliori specialità gastronomiche di mare della costa. Anche qui, la spiaggia è bellissima e, dicono, nella stagione giusta pure fantastica per chi volesse avvicinarsi al surf. Purtroppo il tempo non migliora così dopo un pomeriggio a sfidare il vento in spiaggia, con la sola consolazione di una (ottima) zuppa di pesce, salutiamo anche Canoa e ci dirigiamo a Guayaquil, rimandando il momento mare per la seconda metà di dicembre.

Manta è un città costiera molto amata dal turismo locale. In realtà noi tendenzialmente preferiamo i “pueblitos” alla città, quindi l’abbiamo saltata, ma oltre alla bella spiaggia cittadina, Playa el Murcielago, pochi km più a sud si trova San Lorenzo, che mi è stata descritta come una bellissima spiaggia vergine dove ogni anno, come a Isla Portete, vanno a nidificare le tartarughe. C’è chi si è letteralmente innamorato di questa zona, quindi passando di qui consiglieremo assolutamente di farci un passaggio.

A circa un’ora di bus da manta si trova anche il paesino di Montecristi, che richiama tanto turismo non tanto per le bellezze del paese in sé, che non ha molto da offrire, quanto perché è il luogo di origine del cappello Panama. Il Panama, infatti, non è nato nell’omonimo stato ma dalle abili mani dei discendenti degli inca, che a Montecristi da sempre intrecciano la Paja Toquilla fino a fare forma all’iconico copricapo. Il Panama era semplicemente era così leggero e fresco da diventare accessorio must per tutti i lavoratori del famoso canale, da cui il cappello alla fine ha ereditato il nome. Qui a Montecristi è possibile vedere le donne che ancora intrecciano a mano ogni cappello e naturalmente portare via con sé come ricorso un pezzo di questa antichissima tradizione.

Oltre Manta, proseguendo lunga la nostra Ruta del Sol, si trova uno dei più grandi rimpianti di testa mia seconda volta in Ecuador: il parque Nacional Machalilla. Questo parco è famoso soprattutto per quella che pare essere la spiaggia più bella del paese, Los Frailes, una lunga, bianca, selvaggia spiaggia lambita, quando il mare non è mosso, da acque azzurre e cristalline, ammirabile in tutta la sua bellezza dal Mirador Fragatas(nota: per esentare al parco serve il passaporto!). Il paese più vicino è Puerto Lopez, altro sonnacchioso paese di pescatori che si anima giusto da giugno a settembre, quando da qui si può sperare di vedere il passaggio delle balene poco al largo.

Da Puerto Lopez, o dalla vicina Ayampe, altra località in ascesa nelle preferenze di backpackers amanti di natura, surf e yoga, si può anche partire per le escursioni e soprattutto le immersioni verso Isla de la Plata. Quest’isola dalla natura impervia offre viste così speciali sia sopra che sotto la superficie del mare da venir soprannominata“Galapagos dei poveri”, in quanto più facilmente raggiungibile e quindi economicamente accessibile delle isole che sono la punta di diamante del paese (per chi non lo sapesse, si, le Galapagos sono parte dell’Ecuador).

Un richiamo golosissimo per me, amante del mondo sottomarino, ma qui le immersioni costano purtroppo ben più care rispetto al resto dell’America latina, ovvero circa 30 dollari l’una, 50 dollari doppia immersione, mentre qui per l’escursione con immersione si andava sui 100 dollari. Niente, d’altra parte dovevo pur lasciarmi qualche “desiderio” per il prossimo viaggio da queste parti!

Mancano all’appello le ultime tre tappe della Ruta del Sol, la fiesterissima ed imperdibile Montanita, la piccola chicca che è la baia di Ayangue e Salinas con la sua infinita spiaggia, bagnata da acque calme e azzurre.

E sarà proprio tra Salinas, Ayangue e Montagnita che deciderò di trascorrere l’ultima settimana dei miei 13 mesi di viaggio. E sono loro che mi hanno fatto battere il cuore, per questo credo si meritino un racconto a parte. Già con il cuore più leggero ed un sorriso sulle labbra, vi saluto per oggi e vi dò appuntamento alla prossima GispyStory.

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