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  • ON THE ROAD TRA I BALCANI 1

    ON THE ROAD TRA I BALCANI

    Estate 2018. Un giro del mondo da programmare e una macchina nuova da testare: due buoni motivi per restare nei confini europei e quale concedersi un road trip. Scartata la rotta Francia- Spagna per il semplice motivo di esserci già stati altre volte abbiamo deciso di orientare i nostri interessi verso la costa dei Balcani: 4000 e rotti chilometri di strade da esplorare, città ricche di storia, patrimoni Unesco, natura rigogliosa, mare azzurro da scoprire. Ecco quindi un itinerario che che tocca Croazia, Montenegro e Albania fino alla Grecia passando per lo splendido completato delle Meteore fino alla penisola di Halkidiki. Partenza il 2 agosto da Milano in tre con la nostra adorata Mini vede. BALCANI PRIMA META: LA CROAZIA Dopo circa sette ore di viaggio approdiamo ai laghi di Plitvice, meraviglioso patrimonio Unesco che visitiamo prima di proseguire per Spalato, cittá costiera con un centro storico veramente adorabile, tutto viuzze e angolini di scoprire. Una notte é sufficiente per la visita prima di ripartire alla volta di Dubrovnik, o Ragusa, con il suo centro murato splendidamente conservato sede di diverse puntate della per noi mitica serie Game of Thrones. In questa zona ci concediamo anche il primo giorno di mare in una spiaggetta piccola e poco attrezzata ma per questo non esageratamente affollata con ciottoli bianchi chiamare splendidamente cristallino (leggi qui). IL MONTENEGRO Dopo cinque notti termina il nostro momento croato e ripartiamo alla volta del Montenegro dove ci perdiamo in mille chiacchiere con il fantastico padrone di casa montenegrino prima di visitare il quarto patrimonio Unesco del viaggio ovvero Kotor. Quinta tappa Sveti Stefan alla ricerca dei primi due giorni di reflax da spiaggia ma dopo una sola giornata in cui scopriamo che Sveti Stefan vanta prezzi più alti di Montecarlo decidiamo di partire alla volta dell’Albania. SORPRENDENTE ALBANIA Dopo 10…

  • ALBANIA AZZURRO E SORRISI 2

    ALBANIA AZZURRO E SORRISI

    Albania: un luogo sorprendente tra note di musica latina, curve molto pericolose, mare ancor più pericolosamente azzurro, perle gourmet e tanti sorrisi. E tramonti da dipingere. La nostra avventura albanese inizia un caldo venerdì d’agosto, in cui dopo aver attraversato il confine del Montenegro decidiamo di fare una tappa a Shëngjin, o San Giovanni di Medua, una delle prime cittadine balneari che troviamo scendendo lungo la costa. Qui ci troviamo davanti un lungomare fitto di localini sulla spiaggia di ogni genere e tipo, e ci fermiamo per uno stop ristoratore in un adorabile beach bar dove, sotto una ditta tenda di ombrellini multicolore, ci facciamo trasportare da quello che sarà il leitmotiv di queste giornate: la simpatia degli albanesi, uno dei popoli più accoglienti, simpatici e festaioli che abbiamo mai incontrato nei nostri viaggi. Dopo qualche ora decidiamo di ripartire alla volta della costa tra Valona e Saranda, Shëngjin è molto viva ma a livello di mare è ancora lontana dalle mille sfumature di azzurro che andavamo cercando dall’inizio del nostro tour. VALONA E DRYMADES, TRA MARE AZZURRO E ASSAGGI GOURMET Arriviamo a Valona all’ora di cena quindi decidiamo di dirigerci verso l’hotel che avevamo adocchiato poco prima attaccandoci alla rete del primo bar disponibile – ebbene si, in Albania ancora niente Europe pass -che si rivela però più difficile del previsto da rintracciare. Nella ricerca interviene ancora l’ospitalità albanese ed un ragazzo, vedendoci in difficoltà, in 5 minuti ci sistema a casa di una sua conoscente: una semplice ma lindissima camerata fronte spiaggia a soli 20 euro, cosa chiedere di più se non di goderci dal balcone il tramonto più bello della vacanza? E la sera ci regala la seconda “sorpresa”: il cibo. In Albania la cucina mescola sapori mediterranei e tradizione locale, e fermandoci per caso nel ristorante di Bujar ,…

  • LAGHI DI PLITVICE, CROAZIA

    ATTRAVESO LA CROAZIA IN 3 TAPPE

    Per la prima nazione attraversata nel nostro viaggio attraverso i Balcani , La Croazia, abbiamo deciso di fissare tre stop, di cui vi racconterò a breve: il parco nazionale dei laghi di Plitvice, Spalato e Dubrovnik. INCREDIBILE PLITVICE, IL PIU’ BEL PARCO NATURALE DELLA CROAZIA Plitvice si é rivelato essere un luogo fatato, con i suoi 16 laghi immersi nel verde e collegati da cascate, che si attraversano passeggiando su passerelle di legno a bordo acqua. Il parco é comprensibilmente molto turistico, ma abbiamo avuto la ‘fortuna’ di visitarlo in una giornata piovigginosa che ha probabilmente scoraggiato buona parte della folla che solitamente visita il parco nelle belle giornate ad agosto. Il prezzo del biglietto é di circa 34 euro e permette di scegliere tra diversi percorsi attraverso il parco di durata compresa tra le 2 e le 8 ore. Noi abbiamo scelto il percorso H, che in circa 5 ore ci ha permesso di visitare i laghi in tutta la loro bellezza. IL FASCINO DELLA VECCHIA SPALATO Dopo quattro ore di traffico, lasciata Plitvice, dopo una tappa pranzo nella bella Sibenico, approdiamo a Spalato in un appartamento in una zona apparentemente piuttosto triste ma a due passi dal Palazzo Diocleziano, la vera attrattiva della città. La vecchia Spalato è un dedalo di viuzze tra cui perdersi e palazzi dal fascino decadente da cui è impossibile non restare ammaliati. Mi piace immaginare cosa dovesse essere questo splendido palazzo-cittá al culmine del suo splendore. Anche ora, seppur invasa da tanti turisti, riesce a mantenere un’atmosfera autentica. Vale sicuramente la visita, in una giornata si riesce ad apprezzare la sua bellezza e la vita che serpeggia negli stretti passaggi di pietra bianca. DUBROVNICK, AFFOLLATA PERLA DELL’ADRIATICO La nostra terza ed ultima tappa Croata é la Perla dell’Adriatico, la bella ed elegante Dubrovnik,…

  • METEORE E HALKIDIKI: LA GRECIA DA AMARE 3

    METEORE E HALKIDIKI: LA GRECIA DA AMARE

    Attraversata la Croazia, il Montenegro e l’Albania (leggi qui) decidiamo di passare gli ultimi 10 giorni d’agosto in un terra a me cara, la Grecia. Mio papà è sempre stato un fan sfegatato del suo mare cristallino, dei fondali da esplorare, del buon cibo e della possibilità di trovare, quando io ero piccola ma in fondo anche ora, alcuni angoli remoti di paradiso quasi incontaminato. Dopo tanti anni d’assenza quindi sono felice di tornare a visitare terra che tante volte ha visto le avventure della famiglia Sironi in gommone (ebbene si, il papà era ed è tutt’ora un fan del campeggio nautico selvaggio). LA GRECIA MISTERIOSA: LE METEORE Lasciata Saranda e le acque albanesi attraversiamo la Grecia continentale per uno stop in un luogo affascinate quanto isolato al centro della penisola ellenica, lontano dalle centinaia di coste e isolette che la circondano e la rendono famosa: le Meteore. Faraglioni di roccia che si ergono in mezzo al nulla con arroccati sulle cime monasteri secolari, tanto unici da regalare al sito nientemeno che un doppio titolo di Patrimonio Mondiale Unesco: culturale e naturalistico.  Arrivando poco prima del tramonto a Kalambaka, il paesino ai piedi del complesso delle meteore, prendiamo possesso della nostra camera al “Meteora Garden”, con i suoi piccoli ma confortevoli mini cottage con vista, e decidiamo di goderci il tramonto dal punto più alto, una sporgenza di roccia chiamata appunto Sunset Rock che si incontra risalendo la strada circolare che dal paesino porta a visitare i monasteri aperti al pubblico. Spettacolare. La cena riserva grandi sorprese al ristorante Valia Calda di Kalambaka dove il proprietario Gregorio ci intrattiene e ci fa assaggiare la miglior feta al forno che mai gusteremo in Grecia. La mattina scegliamo di visitare solo due dei 5 monasteri aperti (attenzione la chiusure variano di giorno in giorno),…

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