GIPSY TIPS: QUALCHE NOTA SUL MYANMAR
Dato che il Myanmar per sua fortuna non è ancora una meta che tutti conoscono, prima di raccontarvi della prossima tappa, ecco alcune note pratiche che potrebbero essere utili per chi volesse organizzare un viaggio in Myanmar:
VISTO MYANMAR
L’ambasciata del Myanmar esiste in Italia solamente a Roma. Si può contattare l’ambasciata e inviare loro via corriere circa un mese prima della partenza il passaporto assieme al modulo di richiesta e al bonifico per la tassa consolare, loro entro una settimana vi rispediranno il tutto all’indirizzo che gli fornirete. Noi per questioni tempistiche di rilascio del visto indiano non riuscivamo a mandare il passaporto a Roma quindi abbiamo deciso di fare il visto direttamente a Bangkok, dove c’è un ambasciata birmana. Avendo un solo giorno a disposizione a Bangkok (l’avevamo già visitata e aspettavamo solo il visto prima di andare verso il sud) siamo andati la mattina in ambasciata (132 N Sathon Road) entro le 12 per consegnare modulo, passaporto e due fototessere e pagare circa 50 dollari, per poi ritirare il passaporto vistato alle 15.30. Veloce e indolore.
DORMIRE
Noi abbiamo prenotato tutto su booking con uno o due giorni di anticipo. Tra i 15 e i 25 dollari a notte si trovano sistemazioni sicuramente non lusso ma pulite e ben tenute. Al Lago Inle e a Bagan abbiamo trovato due veri gioiellini (51 Star Hotel e Yun Myo Thu Hotel). Generalmente i manager o proprietari degli hotel sono molto gentili e possono aiutarvi in tutto, che si tratti di affittare un mezzo di trasporto (a Yangon e Lago Inle niente scooter, vietati ai turisti), di prenotare un’escursione o il trasporto per la prossima meta.
TRASPORTI
Da una città all’altra ci si sposta tranquillamente con i bus. Per lo più saranno lunghe tratte quindi chiedete VIP sleeping bus, la migliore anche se un po’ più cara è JJ express che si prenota anche on line, ma ci sono molte altre opzioni comunque accettabili e più economiche che si possono prenotare tramite l’hotel uno o due giorni prima della partenza. Il costo medio è tra 10 e 20 euro a tratta. Ci si può spostare anche con voli interni o auto con autista, ma ovviamente non con il nostro budget e comunque giare il Myanmar in bus è semplice, basta avere un po’ di spirito di adattamento e un buon maglione per l’aria condizionata.
In città soprattutto in arrivo e in partenza vi serviranno dei taxi per raggiungere le stazioni dei bus e/o l’aeroporto: costano poco, ma informatevi prima con l’hotel o in internet del costo medio della corsa (esempio dalla stazione dei bus al centro) è l’unica categoria in Myanmar che cerca di ‘barare’ sui prezzi. Ad ogni modo una corsa in città difficilmente vi costerà più di due o tre euro, mentre da aeroporto/bus non più di 6 euro.
MANGIARE
La cucina birmana non è varissima, ma nemmeno speziata come altre cucine asiatiche, si trovano curry di vario tipo, riso, verdure e alcune insalate molto gustose, io ho adorato la tea leaf salad. Si mangia mediamente con 4/5 euro a testa, 10 se ci si vuole coccolare. Posti migliori: Monsoon restaurant a Yangon, Sin Yaw e Red Star a Nyaungshwe, 28 bistro a Mandalay e Weather Spoon’s a Nyaung-U a Bagan.
MANCE
Non sono dovute o scontate come in altri paesi asiatici, ma se tenete conto che un cameriere guadagna circa 70/80 euro al mese capirete come anche un piccolo contributo per loro possa essere importante.
COSA VEDERE IN MYANMAR
A parte una tappa veloce a Yangon, il Lago Inle, Mandalay e dintorni più Bagan, che noi abbiamo scelto e che sono tappe imperdibili per chiunque voglia visitare il Myanmar, ecco alcuni luoghi che noi non abbiamo visto ma che se avessimo deciso di restare più a lungo avremmo aggiunto all’itinerario, anche dopo aver sentito i consigli di altri viaggiatori: Hpa An a nord est di Yangon, un bel lago con grotte e rigogliosa natura, Kalaw vicino al lago Inle, si potrebbe arrivare qui da Yangon/Hpa An e poi fare un trekking di due giorni fino al lago attraverso i villaggi ( devo dire che mi pento un po’ di non averlo fatto). Segue Pyin Oo Lwin, al nord di Mandalay, con delle belle cascate e il famoso viadotto ferroviario di Gokteik, Mingun da fare in giornata da Mandalay e infine Marauk U, zona archeologica che dicono essere bella quanto Bagan ma che abbiamo scartato perché raggiungerla è parecchio impegnativo. Ultimo ma non ultimo, il mare: Ngapali beach, bella spiaggia e atmosfera rilassata a nord di Yangon o ancor meglio avendo un budget un po’ più alto all’arcipelago Myeik al sud, vicino alla Thailandia, ancora poco turistico e visitabile per lo più solo in barca ma di cui dicono sia davvero un paradiso, noi lo teniamo in bucket list per un prossimo viaggio meno low cost.