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AMERICA LATINA,  ECUADOR

GIPSY MONTANITA: MECCA DEL SURF E DELLA FESTA IN FLIP FLOP

Dopo qualche giorno di puro relax a Salinas (hai già letto della spiaggia più bella del pacifico ecuadoriano?) ci spostiamo più a nord, percorrendo al contrario la famosa Ruta del Sol (non sai cos’è? Rimediamo subito) verso Montanita, una tappa fissa di qualsiasi viaggio in Ecuador.

Mi chiedete dove trovare un bel mare in Ecuador? Salinas, non ci piove.
Ma se mi chiedete, con tempo solo per una tappa, dove trovare bella atmosfera, ottimo surf, e scoppiettante nightlife la risposta è una e solo una: Montanita.

Sulla strada per Montanita: Ayangue

Lungo la strada da Salinas a Montanita decidiamo di fermarci ad Ayangue, una baia raccolta che grazie alla sua forma spezza le onde dell’oceano, regalando al piccolo paesino di pescatori acque sempre calme e dalle bellissime sfumature d’azzurro.

Qui assaggiamo un fantastico ceviche che ci viene preparato proprio sulla spiaggia da un signore che gira con il suo carretto. Il ceviche una delle mie specialità locali preferite: pesce freschissimo, polipo, gamberi e quando si è fortunati anche ostriche, il tutto marinato in abbondante succo di lime.
Se non l’avete mai assaggiato…beh fatelo!

Mi sarebbe piaciuto restare ad Ayangue almeno una notte, ma qui sembra che l’inizio “della stagione” sia ancora lontano, la maggior parte degli ostelli e dei ristoranti sono chiusi ed anche solo trovare un posto per dormire (a prezzi ragionevoli) è un’impresa, quindi ripartiamo subito verso la nostra meta finale, Montanita.

Montanita: la “città” che non dorme mai

Se Salinas è la località più “in” per i locals, Montanita è un meta che non può non rientrare nell’itinerario del perfetto backpacker in Ecuador.
Paesino “fiestero” per eccellenza, in cui sentirai parlare ogni lingua del globo, a Montanita tutto è permesso.

“Lo que pasa in Montanita, se queda in Montanita”

Almeno, così era, letteralmente, fino a poco tempo fa. Recentemente però la questione droghe iniziava a creare anche problemi di sicurezza, così si è iniziato a stringere i controlli. Ora la situazione si è “disestremizzata” ma Montanita resta il paese della festa perenne, in cui trovare 7 giorni su 7 viaggiatori da tutto il mondo pronti a fare le ore piccole ballando, rigorosamente n flip flop, nei tanti locali giusto di fronte alla lunghissima spiaggia dorata.

Vi dico solo che noi ci siamo arrivati il lunedì, e dal terrazzo del nostro hotel si è iniziato a sentire musica verso le 7 di sera e la mattina dopo ancora continuava. E non eravamo ancora in alta stagione.

Montanita e il Surf

Festa a parte, Montanita è famosa per il surf, sono le sue onde perenni che una ventina di anni fa hanno iniziato ad attirare qui i viaggiatori, e non c’è giorno in cui orde di surfisti non si tuffino in acqua a sfidare i cavalloni, che, guardando l’altra faccia della medaglia, rendono il mare non proprio ideale per noi comuni bagnanti.
Johnny non vede l’ora di entrare in acqua tavola sotto braccio, io lo seguirò dalla spiaggia sorseggiando acqua di cocco e mangiando ceviche. Non poi così male!

E quando cala il sole, dopo il quotidiano spettacolo del cielo che si tinge di rosa, le tavole vengono appese al chiodo e Montanita si anima.

Nelle sue stradine chiuse alle auto surfisti e non ciabattano tra i bei negozietti, i ristoranti ed i carretti di street food, per poi spostarsi nella famigerata “calle de los cockteles”, una stradina invasa da variopinti carretti da cocktail, che uno a fianco all’alto sfornano drink no stop per tutta la notte, o almeno fino a quando le strade si svuotano e le discoteche lungo la spiaggia si riempiono.

Una pecca: la festa negli ultimi anni sembra proprio abbia perso le sue”vibes” latine. Mentre nell’agosto 2013, quando siamo stati qui la prima volta, si ballava sulla spiaggia a suon di salsa, nei giorni che passiamo qui ora la musica che ci arriva è per lo più elettronica. Per carità, io amo anche il genere (io, non Johnny) ma se sono in Sud America mi aspetto anche qualcosa di più “tropicale”. Magari in stagione piena ci sarà un pò di tutto, ma al momento la situazione è questa.

Olon: festa si, ma a piccole dosi

Importante dire è che per chi ama la festa, ma solo a piccole dosi, oppure trovasse Montanita troppo “affollata”, si può optare per la vicina Olon.
Olon è molto piacevole, ha onde forse ancora migliori ed è al momento decisamente più tranquilla anche se, data la vicinanza, ci vuole pochissimo a trovarsi nel cuore della festa.

Ad ogni modo a nostro avviso, forse anche perché non siamo ancora nel pieno della stagione (e quindi del casino), qui si sta bene, e ci staremmo ancora a lungo, ma il mio volo di rientro (ahimè) si avvicina, quindi non possiamo prolungare più di tanto il soggiorno.

Dopo questa ultima, idilliaca settimana di mare, sarà ancora più difficile rientrare all’inverno Milanese, mi consola solo che sarà Natale, l’unico momento dell’anno che mi piace tanto come quello delle vacanze!

Salutiamo Montanita sappiamo però che si tratta di un arrivederci, l’Ecuador è letteralmente la nostra seconda patria, e se per noi non c’è viaggio senza mare, non c’è viaggio in Ecuador senza le onde di Montanita ed una buona dose di festa, da vivere solamente e rigorosamente in flip flop.

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